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Fotografie, arte e vita sono in relazione continua sempre presente nel suo quotidiano. Quando ha iniziato a fare foto? Quante ne ha raccolte nel tempo?—
Intervista di Manuela Mancioppi
dal libro ” Si starà a vedere – Parole sui passi “
Essenzialità delle foto nella mia vita. Della mia infanzia ho poche foto ma queste sono state un riferimento. Senza queste immagini penso che mi sarebbe mancata la certezza di essere vissuta. Delle foto ricordo il prima e il dopo. Ho avuto prestissimo una macchinetta, la Comet, a 11 anni e la realtà rimaneva imprigionata. Al…
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Cos’è per lei la fotografia?—
Intervista di Manuela Mancioppi
dal libro ” Si starà a vedere – Parole sui passi “
Per me la foto è qualcosa che fissa i ricordi, che crea i contatti con la realtà che svanisce. Una profonda sorpresa guardando scatti che avevamo giudicato banali o mal riusciti e che, a distanza di 30-40 anni, analizziamo in maniera diversa. I significati delle foto rimangono più veri, più attuali di altre immagini. Mi…
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Ha viaggiato e camminato molto tra la natura e per mostre…—
Intervista di Manuela Mancioppi
dal libro ” Si starà a vedere – Parole sui passi “
Da anni cerco di ordinare i passi compiuti. Gestire il materiale, trovare date e nomi dei luoghi, spesso rimango bloccata. Mi rallentano anche le emozioni… I miei ricordi sono ricordi ambulanti. Sono ricordi di strade, fiumi, alberi, fiori. Quanta gioia nello scattare foto e riguardarle poi, quando ho iniziato i veri viaggi. Avanzare. Attenta al…
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Le fotografie sono diventate parte integrante nei suoi progetti, utilizza anche altri materiali da fili a ritagli di giornale… il suo è un lavoro che continua a crescere, un work in progress, da dove ha inizio e come continua?—
Intervista di Manuela Mancioppi
dal libro ” Si starà a vedere – Parole sui passi “
Il rapporto tra me e gli scatti, tra i momenti che possono passare inosservati e quelli che potremo osservare di nuovo a nostro piacimento, diventa incalzante. La luce che sorprende, che illumina in maniera diversa suscitando la nostra curiosità e attenzione tiene in all’erta le nostre azioni. Mi piace che queste foto costituiscano un continuum…
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Dalle pagine dei Libri d’Ore e dai ricami in orizzontale, dove non c’è interruzione ma un continuum di tempo e di azioni, è passata alla creazione dei suoi “Libri in Piedi”, libri come installazione, libri che si dilatano di nuovo in orizzontale ma si presentano in verticale. Anche qui lei presenta la volontà di superare il limite dato dalle pagine singole di un normale libro. In questi suoi nuovi progetti è presente la contaminazione e il dialogo tra più linguaggi ed elementi naturali accostati a fotografie, fili e plastiche trasparenti. Come nascono e cosa raccontano? Perché la scelta dei titoli è così importante?—
Intervista di Manuela Mancioppi
dal libro ” Si starà a vedere – Parole sui passi “
Per lo più sono alla ricerca di materiali nuovi o di stupirmi per le venature di un legno o di una foglia: vorrei trovare modi per attrarre anche l’attenzione di altri. Il maggior godimento avviene per me da scoperte di oggetti molto semplici che sfuggono al nostro apprezzamento perché di modeste dimensioni o troppo visti.…
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Nella sua casa-studio cosa vedo se mi guardo intorno? Incontro rami levigati dal mare, sassi, fili, conchiglie, foglie, foto, foto, foto, la macchina fotografica sempre pronta allo scatto e riesco a ritrovare tutte le tematiche di indagine del suo lavoro: il Medioevo, i 12 mesi, i lettori, il camminare, i semi, le scale, la natura in cucina, le cipolle, gli uccelli, i nidi, i gufi, i fiori, le lune, i tronchi, le donne… Mi racconta il percorso delle sue tematiche, tutt’ora in progress…—
Intervista di Manuela Mancioppi
dal libro ” Si starà a vedere – Parole sui passi “
I fili per me rappresentano gli intrecci. Gli intrecci sono la base della nostra vita: la rappresentano nella sua complessità. Rami, sassi, foglie sono i tesori che mi circondano. Gli incontri con gli animali sono i ricordi che accompagnano con la musica le ore della mia insonnia Vi racconto l’ultima breve avventura accaduta a “Natura…
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I ritagli di giornale, immagini e notizie, per lei una raccolta continua che trova poi una collocazione: all’interno di un libro, entra a far parte di una sua opera accanto a foto scattate da lei. Cosa la incuriosisce? Cosa la colpisce in ciò che guarda e legge?—
Intervista di Manuela Mancioppi
dal libro ” Si starà a vedere – Parole sui passi “
Non ricordo quando cominciai, ma ho scatole piene di ritagli da tanti anni e ogni giorno sfoglio i quotidiani e taglio ciò che mi interessa. Riguardando questi ritagli (qualche volta capita) ho tante soddisfazioni. Sono fili intrecciati di notizie, di curiosità soddisfatte o di desideri di saperne di più. Note per agire o per studiare.…
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È da qui che parte la sua attenzione verso ogni essere umano che legge? Penso alle sue tante foto di lettori che ha raccolto da molti anni…—
Intervista di Manuela Mancioppi
dal libro ” Si starà a vedere – Parole sui passi “
Esiste una numerosa serie di foto che per anni e anni ho scattato a lettori e lettrici di ogni età, durante i miei spostamenti in Italia, in Europa, in USA. Ho sempre avuto l’impressione che l’umanità raggiunga il massimo della sua bellezza nel momento in cui perde se stessa nella lettura.
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Osservando i suoi scritti, le sue agende e le sue pubblicazioni trovo spesso riferimenti e citazioni di altri. Quale tipo di relazione si instaura con la lettura di questi testi?—
Intervista di Manuela Mancioppi
dal libro ” Si starà a vedere – Parole sui passi “
Trovo da sempre frasi di altri che sono collegate ai miei pensieri. Un filo che mi cuce a chi le scrisse. Riferisco alcune riflessioni che nel 1995 volli inserire nel mio libro Esprimere il tempo. Tutt’ora le condivido. Parole di altri che come specchi riflettono i miei pensieri. Questa frase per me è un aggancio,…
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E le sue frasi? In fogli, in taccuini, nelle sue agende sono presenti tante sue frasi, pensieri, concetti…—
Intervista di Manuela Mancioppi
dal libro ” Si starà a vedere – Parole sui passi “
Dal mio Le cahier d’écriture pagina 11: “Leggendo del vuoto “promettente” di cui parla Giulio Paolini a proposito del giardino mi rendo conto che pur avendo avuto sempre grande ammirazione per i giardini di qualsiasi epoca e forma ho sempre avvertito di questi spazi il limite, i confini. Andare per pagine e sentieri (una speranza…